Guida al Mastering per le Piattaforme di Streaming: Normalizzazione, LUFS e Loudness
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Alessandro Fois è musicista, compositore, pianista, arrangiatore e fonico. Dal 2018 è anche scrittore, blogger e webmaster. Attualmente risiede ad Ivrea (Torino) dove, a complemento delle attività suddette, gestisce Lycnos, studio di servizi audio, video e web, e lo studio di registrazione Glamour Recording Studio.
Guida al Mastering per le Piattaforme di Streaming: Normalizzazione, LUFS e Loudness
Con l’84% della musica digitale consumata tramite streaming nel 2023, non è mai stato così importante capire come ottimizzare il mastering per piattaforme come Spotify, Apple Music e molte altre. Questa guida dettagliata intende accompagnarti passo dopo passo nel comprendere e applicare concetti essenziali come loudness, LUFS e normalizzazione, per garantire che la tua musica risuoni al meglio ovunque venga ascoltata.
Cosa si Intende per Loudness e Perché è Importante nel Mastering
Definizione di Loudness
La loudness rappresenta la percezione del volume di un suono, ma non è un concetto assoluto. Dipende da:
- La pressione sonora (SPL) nell’ambiente.
- Le caratteristiche dell’audio, come la distribuzione delle frequenze.
- La sensibilità individuale dell’ascoltatore.
Per misurare la loudness in modo oggettivo nel dominio digitale, si utilizzano strumenti come i misuratori di loudness, che adottano standard universali per quantificarne la percezione.
LUFS: Lo Standard per la Misurazione della Loudness
LUFS (Loudness Units Full Scale) è l’unità di misura riconosciuta a livello globale per la loudness percepita. I misuratori LUFS simulano l’udito umano attraverso un processo chiamato K-weighting, che:
- Attenua le frequenze sotto i 100 Hz.
- Amplifica quelle sopra i 2 kHz.
I misuratori LUFS offrono cinque metriche principali:
- Momentary Loudness: Misura il livello RMS su una finestra temporale di 400 ms.
- Short-Term Loudness: Simile alla precedente, ma su una finestra di 3 secondi.
- Integrated Loudness: Calcola la media ponderata di un brano, escludendo segnali molto bassi (-70 LUFS) e momenti troppo silenziosi (-10 LU rispetto alla media).
- Loudness Range (LRA): Valuta la dinamica di un brano, da livelli elevati (es. musica classica, 20 dB) a compressioni estreme (es. metal, 3–4 dB); nel pop moderno, una media intorno ai 5-8 dB può essere considerata ottimale tra l’esigenza dicompressione e il rispetto della dinamica espressiva.
- True Peak: Misura i picchi effettivi di un segnale digitale, tenendo conto delle eventuali distorsioni introdotte dalla conversione digitale-analogica (DAC).
K-weighting: Filtro introdotto nello standard ITU-R BS.1770 (2006) dall’Unione Internazionale delle Telecomunicazioni (ITU) per misurare la loudness percepita. Simula la sensibilità umana attenuando le frequenze sotto i 100 Hz e enfatizzando quelle sopra i 2 kHz. Basato su studi precedenti come la ponderazione A, migliora la rappresentazione della loudness in contesti professionali, come broadcasting e streaming. Sviluppato grazie alla collaborazione di esperti internazionali, tra cui Eelco Grimm e Thomas Lund, è progettato per offrire una misurazione più accurata e coerente rispetto alla percezione reale degli ascoltatori.
Normalizzazione: Cos’è e Come Influisce sul Mastering
Il Concetto di Normalizzazione
La normalizzazione adegua la loudness di un brano a un livello predefinito per garantire un’esperienza d’ascolto uniforme. Nelle piattaforme di streaming, il riferimento è spesso l’integrated loudness (LUFS), non i picchi massimi. Questo assicura che le variazioni di volume tra i brani siano minime, offrendo un ascolto piacevole e coerente.
L’Obiettivo della Normalizzazione
L’obiettivo non è uniformare il lavoro dei fonici, ma offrire all’utente finale un’esperienza costante. Tuttavia la normalizzazione consente ai fonici libertà creativa, poiché:
- Brani più dinamici (come la musica classica, il jazz tradizionale e la world-music più “ortodossa”) possono conservare la loro naturalezza.
- Brani più compressi (come il pop, la dance, il metal e altri, possono raggiungere loudness più elevati, venendo poi adattati dalla piattaforma.
Mastering per le Piattaforme di Streaming
Devo Masterizzare a -14 LUFS?
Non necessariamente. Sebbene molte piattaforme abbiano un riferimento di -14 LUFS, non è obbligatorio seguirlo. Ecco alcune considerazioni:
- Intenzione Artistica: La qualità sonora e la coerenza artistica devono essere prioritarie.
- Differenze tra Piattaforme: Apple Music utilizza -16 LUFS, Deezer -15, e Pandora non si basa su LUFS.
- Specifiche in Evoluzione: I livelli di riferimento possono cambiare nel tempo.
Il miglior approccio è creare un master che esprima al massimo il potenziale sonoro del brano, senza sacrificare dinamica o qualità. Tuttavia è bene specificare che, nel 2024, la tendenza dell’industria discografica è masterizzare ad una misura compresa tra -9 e -7 LUFS.
Questo approccio sembra riesumare le nefaste pratica attuate durante il periodo della Loudness War, parzialmente abbandonata intorno al 2005. Infatti, i livelli alelevati di compressione nel mastering sembrano essere tornati in auge nel pop a partire in particolare dagli anni ’20 del 2000, ottenendo tuttavia dei risultati migliori rispetto ad allora, grazie agli strumenti digitali migliorati e alla maggiore efficienza delle tecniche di controllo passo-passo, effettuabili durante il processo di mastering,
Gestione del True Peak e Bilanciamento degli Album
Il True Peak rappresenta il livello massimo che un segnale audio può raggiungere dopo la conversione da digitale ad analogico. Un controllo rigoroso di questo parametro è cruciale per evitare clipping e distorsioni, specialmente con la diffusione dello streaming lossless, che preserva integralmente il segnale originale.
Streaming Lossy
I formati lossy, come MP3 e AAC, riducono la dimensione dei file eliminando informazioni sonore, ma la compressione può generare picchi superiori ai livelli visibili nei file originali. Per prevenire artefatti indesiderati durante la riproduzione, si raccomanda di mantenere il True Peak sotto -1 dBTP, lasciando un margine sufficiente per compensare eventuali sovra-picchi introdotti dal processo di codifica.
Streaming Lossless
Nel caso dello streaming lossless, che utilizza codec come FLAC o ALAC per trasmettere audio senza perdita di qualità, il segnale mantiene la piena fedeltà rispetto alla sorgente originale. Tuttavia, un controllo più rigoroso dei livelli di picco è necessario. Il limite tradizionale di -0,3 dBTP, tipico del mastering per CD, potrebbe non essere sufficiente per garantire una riproduzione impeccabile, soprattutto su dispositivi sensibili. Si consiglia quindi di mantenere il True Peak sotto -1 dBTP per una maggiore sicurezza.
N.B.: Nei casi estremi, come audio fortemente compresso o con bitrate molto bassi, potrebbe essere necessario un margine di -2 dBTP per evitare distorsioni.
Catena di Mastering Consigliata
Per assicurare il controllo del True Peak e prevenire problemi in qualsiasi contesto, si consiglia:
- Un limiter standard impostato a -1 dBFS per gestire i livelli generali.
- Un True Peak limiter configurato a -1 dBTP (o inferiore nei casi più complessi) per evitare clipping in modo specifico.
Un controllo attento del True Peak non solo garantisce un audio privo di distorsioni, ma preserva anche la qualità sonora, rendendo il brano compatibile con tutte le piattaforme e i dispositivi di riproduzione, sia in formati lossy che lossless.
Bilanciamento degli Album
Per gli album, le piattaforme seguono due approcci:
- Track Normalization: Ogni brano è normalizzato singolarmente (Amazon, YouTube, Deezer).
- Album Normalization: L’intero album è adattato al livello del brano più forte o alla media (Spotify, Apple Music).
Questo preserva il bilanciamento dinamico voluto dall’artista, ma suggerisce al fonico di mastering di fare un controllo accurato di bilanciamento tra i rapporti di volume percepito all’interno del medesimo album.
La scelta tra i due approcci è specificata nella tabella che segue, nella colonna Modalità.
Specifiche di Loudness per le Principali Piattaforme
Ecco una tabella che include le specifiche di loudness e i livelli di True Peak per le principali piattaforme di streaming, SoundCloud e il CD audio:
Note:
- SoundCloud: Non applica la normalizzazione del loudness e non specifica un livello di riferimento in LUFS. Tuttavia, è consigliabile mantenere il True Peak a -1 dBTP per evitare distorsioni durante la riproduzione.
- CD Audio: Non esiste uno standard LUFS per i CD audio. Tradizionalmente, il livello di picco massimo consentito è 0 dBFS. Tuttavia, molti professionisti preferiscono mantenere il True Peak a -0,3 dBTP per prevenire eventuali clipping durante la riproduzione su diversi dispositivi.
Linee Guida Finali per un Mastering Ottimale
- Servi la Musica: Il loudness del mastering deve rispettare l’intenzione artistica e non piegarsi a standard rigidi.
- Gestisci i Livelli: Per il pop, un livello integrato di circa -12 LUFS, con picchi sotto -1 dBTP, funziona bene su tutte le piattaforme, ma è meno adatto per le consuetudini tipiche del CD audio e di SoundCloud; inoltre è bene sapere che nel pop e derivati le tendenze dell’anno 2024 è una finalizzazione a -9/-7 LUFS. Per i generi ad elevata dinamica come la musica classica, è spesso meglio attestarsi tra valori compresi tra -23 LUFS (approccio massimamente purista) e -14 LUFS (approccio massimamente progressista, ma in tal caso è meglio una compressione applicata sull’intera dinamica del brano piuttosto che utilizzare un “limiting selvaggio” sui picchi.
- Preserva la Dinamica: Non sacrificare le dinamiche per avvicinare il loudness a livelli di riferimento arbitrari, mantieni una LRA sufficientemente elevato per la musica.
- Mantieni una pulizia massima sul suono e sulla coerenza dinamica, evitando assolutamente tutti i seguenti inconvenienti:
- distorsione “meccanica” causata dal rating di intervento del limiter: se usi un tempo zero in attacco, utilizza sempre il massimo valore di LookAhead; se utilizzi un attacco più lento per meglio preservare i transienti, puoi diminuirlo per ottenere maggiore loudness
- il “respiro” del compressore (sarebbe a dire l’abbattimento repentino del volume dopo ogni picco, e poi la conseguente risalita più o meno rapida ma udibile del volume
- laddove non è possibile evitare quanto sopra, comprimi l’intero range dinamico del brano prima dell’intervento del limiter, utilizzando una ratio molto bassa (massimo 2:1, ma spesso basta anche molto meno, il che ti permette di utilizzare anche valori rapidissimi di attacco e di rilascio); in tal modo, l’intervento del limiter sarà più moderato, prevenendo i problemi di cui sopra
- Esegui un editing dettagliato del mastering: se un punto specifico del brano ti causa problemi dinamici di difficile risoluzione in fase di mastering, potresti applicare (usando le automazioni) dei parametri differenti di volume, di compressione o di limiting solo in quei punti specifici (talvolta può essere necessario anche un intervento drastico su una durata di pochi millisecondi, per spegnere l’esubero di un picco estremo di breve durata, senza mortificare significativamente l’impatto del transiente; se lo stesso problema avviene solo su specifiche fasce di frequenza, potresti utilizzare (prima del limiting) una compressione mirata solo sulla specifica fascia tonale.
Con queste indicazioni, il tuo mastering, in ambito dinamico, sarà tecnicamente accurato e musicalmente rispettoso, adattandosi sia agli standard attuali che a quelli futuri.
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