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Il Superpotere Nascosto di Ableton Live: Simpler

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Articolo di: Danilo Rispoli

Se hai appena iniziato a produrre con Ableton Live o vuoi migliorare il tuo workflow, ti sarai accorto che il software offre tantissimi strumenti. Ma la verità è che non serve conoscere tutto subito. Ci sono alcuni dispositivi che, più di altri, diventano punti di riferimento nel processo creativo, strumenti che impari a usare e che torneranno sempre nelle tue produzioni.

Parlo di quei dispositivi che ti aiutano a modellare il suono e dare identità alle tue tracce, senza perderti in mille tecnicismi.

Strumenti essenziali

Simpler → Perfetto per lavorare con i campioni in modo creativo e personalizzato.
Drum Rack → Per costruire un kit di batteria su misura e programmare groove dinamici.
Operator e Wavetable → Per creare suoni sintetici senza complicazioni.
Effetti audio (EQ, compressori, delay, riverberi) → Per dare carattere e bilanciare il mix.

Questi strumenti sono la base per creare e sviluppare le tue tracce, e il bello è che si integrano tra loro in modo incredibile.

Iniziamo da Simpler, che ti permette di prendere un qualsiasi suono e trasformarlo in uno strumento suonabile, dandoti il pieno controllo su ritmo, texture e groove.

Perché Iniziare con Simpler?

Se hai iniziato a produrre con Ableton Live, probabilmente hai passato ore a scorrere librerie di loop, cercando suoni che si incastrassero bene tra loro. È una cosa che ho fatto anch’io: trovi un groove interessante, lo stratifichi con altri loop di batteria, magari aggiungi qualche sample melodico… e poi?

Poi ti rendi conto che la traccia non ha una vera direzione.

Più aggiungi elementi, più perdi il filo. Ti sembra che la bozza non stia evolvendo, quindi provi a stratificare ancora di più, a cambiare loop, a riempire ogni spazio possibile. Ma il risultato è che il brano finisce per avere troppe idee e nessuna storia.

Una traccia musicale, proprio come un buon racconto, ha bisogno di un inizio, uno sviluppo e una conclusione. Serve una narrativa sonora ben costruita, con colpi di scena e momenti di tensione ben dosati.

Qui entra in gioco Simpler

A differenza dei loop audio, che sono spesso poco flessibili, Simpler ti dà il pieno controllo del suono: puoi modificarlo, trasformarlo, adattarlo alla tua idea creativa invece di lasciare che il campione imponga la sua direzione alla traccia.

Con Simpler, un singolo suono può diventare un elemento dinamico che evolve con il brano, anziché una parte statica che rischia di appesantire il mix.

Il punto chiave?

Invece di affidarti ai loop per riempire la tua traccia, impara a scolpire i suoni, proprio come uno scrittore lavora sulle parole per costruire una storia coerente e coinvolgente.

Ora vediamo come usarlo al meglio nelle sue tre modalità principali.

Modalità One-Shot: Suoni Percussivi e Creatività nei Campioni Lunghi

La modalità One-Shot di Simpler è pensata per suoni percussivi e brevi, come un kick, un clap o un hi-hat. È perfetta per i campioni che devono suonare sempre allo stesso modo, senza dipendere dalla durata della nota MIDI che li attiva.

Pensate a un contesto live, dove non dovete prestare troppa attenzione alla durata della nota MIDI, ma vi basta premere un tasto sul controller per innescare il campione senza troncamenti improvvisi, ad esempio per l’esecuzione di vocal chop, risers o effetti di transizione

Esercizio: Creare un Kick Personalizzato Senza Campioni di Cassa

E se volessimo creare un kick senza usare un campione di batteria? Nessun problema! Possiamo trasformare un suono di basso in un kick con Simpler in modalità One-Shot.

1️⃣ Carica un campione di basso (scegli uno con poche modulazioni e con un attacco quasi immediato).
2️⃣ Seleziona la modalità One-Shot e imposta Trigger.
3️⃣ Comprendi la differenza tra Trigger e Gate:
Trigger: Il campione viene riprodotto fino alla fine, indipendentemente dalla durata della nota MIDI.
Gate: Il campione si interrompe quando la nota MIDI finisce, quindi puoi controllarne la durata direttamente nella clip MIDI.
– Avendo scelto Trigger imposteremo la lunghezza del nostro campione agendo sui marcatori di fine lettura – se invece scegliamo di provare con Gate, la durata del         nostro Kick dipenderà dalla lunghezza della nota midi che lo innesca)
4️⃣ Scrivi un pattern MIDI con le note che definiranno il disegno ritmico del kick.
– Per default, il campione originale, così come lo hai ascoltato in pre ascolto (senza variazioni di pitch), viene assegnato sul Do centrale/C3.

NB: Se avverti dei click indesiderati alla riproduzione

🔍 Zooma sulla forma d’onda e regola i marcatori di inizio e fine lettura.
Assicurati che l’inizio/fine del suono coincida con un punto in cui la forma d’onda interseca l’asse orizzontale (punto Zero-Crossing).

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⚠️ Se il punto di inizio/fine è nel bel mezzo di una curva ascendente o discendente, potresti ottenere un fastidioso “click”.

Soluzione: Basterà spostare il marcatore fino al punto di zero crossing per eliminare l’effetto indesiderato.blank

 

 

 

 

 

 

 

 

● In questi due screenshot abbiamo spostato manualmente il marcatore di fine lettura, ma esiste anche un tasto dedicato all’individuazione automatica del punto di Zero-Crossing.

Dove si trova? È posizionato alla destra dei pulsanti Trigger/Gate e si chiama Snap.

Nota come, nella figura sottostante, in seguito alla sua attivazione, venga automaticamente scelto il punto di Zero-Crossing, ossia il punto in cui la forma d’onda passa da una colorazione in Giallo a una in Grigio.

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Aggiungere una Modulazione di Pitch per un Kick Più Impattante

Se stai procedendo con questi passaggi, probabilmente adesso non sarai affatto soddisfatto. Continui a sentire un suono di basso con un attacco che suona piatto e poco incisivo? Non mollare, è normale se usiamo un campione di basso per creare una cassa!

La soluzione? Modulare il pitch!

Un kick ben costruito non è solo una frequenza bassa potente, ma ha anche un transiente ben definito. Questo principio vale per tutti i suoni percussivi.

Passaggi per Aggiungere la Modulazione di Pitch al Kick

1️⃣ Vai nella sezione Controls di Simpler (cliccando sul tab in alto a sinistra).

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2️⃣ Attiva la Pitch Envelope e aumenta l’Amount a circa 24-48 semitoni (dipende dall’effetto desiderato).

Questo ulteriore inviluppo ADSR gestisce l’aumento o il decremento del Pitch nel tempo, consentendo quindi di controllare le accelerazioni e decelerazioni del pitch del tuo sample.

3️⃣ Regola il Decay per controllare la velocità della discesa del pitch.

– In questo esempio ho utilizzato un valore di 113 ms, ma il giusto valore varia in base al sample e alle preferenze personali.
– In generale, un valore tra 10-50 ms è ideale per una cassa techno.

4️⃣ Ascolta il risultato: noterai che il kick ha un attacco molto più definito e un impatto maggiore nel mix.

Perché questo funziona?

✔️ Un transiente iniziale più alto in frequenza aiuta il kick a bucare meglio nel mix, soprattutto sui sistemi di riproduzione con bassi meno presenti (come cuffie economiche o laptop).

✔️ La discesa rapida del pitch simula il comportamento naturale di una cassa analogica o di una drum machine classica.

Se osservi infatti la forma d’onda di un kick, nella maggior parte dei casi noterai che:
– La parte iniziale dell’onda è più alta in frequenza (zona verde), con oscillazioni molto ravvicinate.
– Successivamente, l’onda si allunga, abbassandosi in frequenza (zona rossa) , creando il classico corpo profondo della cassa.

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Trucco

Se vuoi un attacco ancora più aggressivo, prova a spingere il Pitch Envelope fino a 72 semitoni, ma riduci il Decay sotto i 20 ms per evitare un effetto innaturale.

Fase di Filtraggio: Pulire o Colorare il Kick

Ora che abbiamo un kick con un transiente ben definito, dobbiamo eliminare frequenze inutili e dargli più carattere.

1️⃣ Attiva il filtro di Simpler e scegli un Low-Pass o High-Pass, a seconda del risultato che vuoi ottenere.

Low-Pass vs High-Pass: Quale Scegliere?

Low-Pass: utile per eliminare rumori indesiderati sugli alti e rendere il kick più rotondo.
High-Pass: se il kick è troppo pesante sulle basse e vuoi evitare che “ingolfi” il mix.

Regolare il Cutoff

2️⃣ Regola il Cutoff:
– Se il kick suona troppo rumoroso o sporco, abbassa il Low-Pass intorno ai 10-12kHz. (Nell’esempio è stato necessario scendere fino a 1.30 kHz in quanto il sample di Basso porta con se delle medio alte frequenze maggiori rispetto a quelle di un classico Kick)
– Se il kick è troppo ingombrante nelle sub-frequenze, prova a tagliare sotto 30Hz con un High-Pass.

Enfatizzare il Corpo del Kick con la Resonance

3️⃣ Usa la Resonance per enfatizzare il corpo del suono:
– Un valore leggero (tra 0.5 e 10) aiuta a rafforzare le frequenze intorno ai 100-200Hz, dove il kick ha la sua “botta”.

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Filtrare Dinamicamente con il Filter Envelope

Nota Bene: nel mio settaggio noterai che il filtro non è applicato in modo statico, ma la sua azione è regolata dinamicamente dall’inviluppo di frequenza – Filter Envelope.

Il concetto alla base di questa scelta è quello di filtrare il sample verso le basse frequenze solo dopo che l’inviluppo di pitch abbia portato a termine il suo compito, donandomi così un bel transiente.

Se ricordi, nell’inviluppo di Pitch avevo scelto un tempo di Decay di 113 ms. Solo dopo qualche millisecondo il mio inviluppo del filtro entrerà in gioco, con un valore di Attacco di 135 ms, andando a “scurire” il sample.

Infatti, il filtro si chiuderà verso le basse, essendo correlato al Filter Envelope con valore negativo di Amount pari a -72. (Per intenderci: ad un volore positivo di Amount avremmo attenuto una apertura del filtro verso le alte frequenze, a partire dal nostro valore di taglio, ossia 1.30 kHz)

Trucchi Extra: Scegliere il Filtro Giusto in Simpler

Ableton Live offre quattro tipi di filtri ad emulazione analogica in Simpler, ognuno con un carattere sonoro unico. Nel mio caso, come da immagine precedente, ho deciso di utilizzare il Low-Pass PRD per un arricchimento armonico e per dare più durezza e densità al mio Kick.

Scegliere il filtro giusto può cambiare radicalmente il timbro del tuo kick o di qualsiasi altro suono.

PRD (Emulazione Moog Prodigy)

Caratteristiche:
– Aggiunge saturazione armonica e colorazione analogica.
– Con alta resonance può auto-oscillare, generando un suono più squillante.

Ideale per:
– Kick vintage e aggressivi con calore analogico.
– Bassline corpose e avvolgenti.
– Suoni che devono avere presenza e carattere.

OSR (Emulazione del filtro OSCar Synth)

Caratteristiche:
– Più morbido e musicale rispetto al PRD, con saturazione più controllata.
– Mantiene un suono caldo, ma meno aggressivo.

Ideale per:
– Chop vocali e campioni melodici.
– Synth morbidi e pad atmosferici.
– Suoni percussivi con un carattere più rotondo e meno sporco.

MS2 (Emulazione Korg MS-20)

Caratteristiche:
– Filtro più sporco e aggressivo, famoso per il suo carattere acid e distorto.
– La resonance ha una curva molto pronunciata, creando un suono distintivo.

Ideale per:
– Kick distorti e brutali, perfetti per generi industrial e hard techno.
– Bassline acid e suoni aggressivi.
– Effetti sperimentali e texture sonore particolari.

SMP (Emulazione Sallen-Key – Vintage Sampler)

Caratteristiche:
– Il più neutro e pulito tra i filtri analogici, con una saturazione minima.
– Perfetto se vuoi filtrare senza colorare il suono.

Ideale per:
– Batterie e percussioni dove vuoi solo ripulire il suono.
– Strumenti orchestrali e campioni cinematici.
– Situazioni in cui non vuoi aggiungere distorsione o saturazione.

Perché il filtro è importante?

– Permette di ripulire il suono, evitando che il kick si scontri con la bassline.
– Aiuta a far emergere solo le frequenze utili, migliorando la chiarezza generale del mix.
– Può aggiungere una leggera saturazione e distorsione armonica, rendendo il kick più ricco.
– Con alta resonance, genera colorazione analogica e un effetto leggermente “auto-oscillante”.
– Può sporcare il suono in modo musicale, perfetto per techno e generi elettronici scuri.

Conclusione: Da One-Shot alla Scoperta di Simpler

Abbiamo visto come la modalità One-Shot di Simpler sia uno strumento potente per lavorare con suoni percussivi e non, trasformandoli in elementi ritmici funzionali e personalizzati.

Attraverso la modulazione del pitch e il filtraggio strategico, siamo riusciti a creare un kick potente e definito senza dipendere da sample pack preconfezionati.

Nel prossimo articolo vedremo:
Classic Mode – Per suonare un campione come un synth, con looping e inviluppo ADSR completo.
Slice Mode – Per dividere un loop e suonarlo in modo creativo, ideale per groove organici e ritmi destrutturati.

Se sei pronto a spingere la tua creatività ancora oltre, ti aspetto nel prossimo articolo, dove scopriremo come trasformare un semplice campione in uno strumento dinamico e completamente personalizzabile.

Be Advanced.

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