La batteria: new o vintage?

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Articolo di: Salvatore Corazza

Batteria di mia proprietà Ludwig 1978′


Di sicuro l’intelligenza artificiale non riuscirà a costruire uno Stradivari o una Gretcsh degli anni 50’ , strumenti che con tutti i loro inconfondibili pregi e “forse “ qualche difetto, hanno caratterizzato sia la musica classica che il jazz.

Molti batteristi, nel caso delle percussioni, pur essendo endorser di grandi marchi continuano ad usare tamburi degli anni 50/60/70.

Un po’ come per il vino, c’è un percorso obbligatorio per le papille gustative e l olfatto per valutare delle bottiglie importanti, questo vale anche per l’orecchio, i vecchi tamburi praticamente artigianali come le vecchie Ludwig, Gretcsh, Slingerland per citare i più conosciuti, hanno un suono ed una personalità unica anche confrontando lo stesso tamburo, stessa misura e stesso anno, tutti rigorosamente firmati dall’ assemblatore con a fianco la data di costruzione.

Questa è la fondamentale differenza fra il nuovo che pur ha un buon suono e una buona finitura, e le sfumature uniche del vintage.


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