Il furto legalizzato della SIAE ai piccoli autori
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Pianista, Compositore, Arrangiatore, Fonico, Scrittore, Blogger
Alessandro Fois è musicista, compositore, pianista, arrangiatore e fonico. Dal 2018 è anche scrittore, blogger e webmaster. Attualmente risiede ad Ivrea (Torino) dove, a complemento delle attività suddette, gestisce Lycnos, studio di servizi audio, video e web, e lo studio di registrazione Glamour Recording Studio.
Il furto legalizzato della SIAE ai piccoli autori
Esperienza diretta dell’autore dell’articolo
Buon divertimento amaro.
MIO RECLAMO
N.14 giorni in totale dal 25 al 30 marzo 2018 (6 giorni) e dal 03 al 10 aprile 2018 (8 giorni)
Duo musicale “Amélie & Alex”
come risulterà dall’analisi dei programmi musicali compilati e firmati facenti capo ai n.14 suddetti giorni di programmazione, i brani del sottoscritto sono stati eseguiti in misura variabile, corrispondente in media a circa 1/3 della intera programmazione come risulterà dai relativi documenti, in tal occasione il contraente pagò a Codesta Società SIAE un ammontare di diritti pari a
che il sottoscritto non rileva di aver ricevuto alcuna ripartizio ne dei diritti facenti capo al suddetto evento e
Alessandro Fois
RISPOSTA DELLA SIAE
In riferimento a quanto segnalato si informa che i programmi musicali delle manifestazioni segnalate non sono rientrati nelle operazioni di ripartizione analitica in base alle disposizioni dell’Ordinanza di Ripartizione, in quanto trattasi di eventi privati. Si tiene a precisare, ad ogni buon conto, che i programmi musicali relativi a trattenimenti privati (ovunque organizzati: in locali pubblici, case private o spazi aperti, offerti da privati ad invitati in occasione di matrimoni, cerimonie o ricorrenze in genere, congressi, raduni, riunioni aziendali, ecc.; da circoli privati con accesso consentito ai soli soci ed eventualmente ai familiari; da gestori di locali pubblici ad invitati in occasione di inaugurazione di locali, di stagione, ecc.) non rientrano tra quelli presi in considerazione ai fini della ripartizione analitica, secondo i criteri previsti dall’Ordinanza di ripartizione vigente.
N.B.
- Nessuna firma da parte dell’operatore SIAE
- Non mi è stata data alcuna possibilità di controbattere alla risposta tramite negazione tecnica (non rispondere a questa email).
- Ne consegue che la risposta della SIAE vorrebbe risultare lapidaria e definitiva.
- Di conseguenza ho dovuto aprire un nuovo messaggio, col quale facevo riferimento alla comunicazione precedente e alla loro risposta.
MIA REPLICA FINALE
La presente in riferimento alla vostra risposta al ticket Ticket n° TT576599.
Prendo atto della vostra informativa da freddi burocrati, il cui testo è visibile in calce alla presente.
L’ Ordinanza di ripartizione vigente e la sua distinzione in ripartizione analitica e non, da Voi citata, è un modo legale per perpetrare un furto ai piccoli poveri autori a favore di quelli più grandi e ricchi, specialmente in un caso come questo, che ha permesso a questi ultimi di “pappare” impunemente qualche migliaio di Euro.
E altrettanto meschino e spietato è dare risposte lapidarie e non confutabili, inoltrandole in maniera codarda, senza il nome e la firma di alcun referente SIAE, e negando altresì la possibilità di replicare, di instaurare un dialogo, stando ben arroccati dietro ad un indirizzo email di tipo “no-replay”.
Un vero comportamento da regime autocratico travestito da democratico per mezzo di un organo elettivo che nei fatti risulta auto referenziale e di parte.
Ritengo che quanto è stato deciso e attuato sia un vergognoso scadimento per una società degli autori che era stata resa grande dai padri fondatori, alla quale sono iscritto da 40 anni e che un tempo stimavo.
Non stupitevi se gli autori fuggono in numero sempre maggiore, come farò anch’io.
Fatevi pure da soli la vostra Società Elitaria composta da oligarchi e aristocratici del diritto d’autore, in modo non diverso dalla casta di parlamentari che decide da sé l’importo dei propri stipendi e indennità.
Infine, colgo l’occasione anche per dire quanto sia inappropriato, soprattutto in questi tempi, chiedere una quota associativa fissa uguale per tutti, anziché renderla proporzionale ai dividendi SIAE.
Vi sarei grato se voleste far arrivare questo commento anche al presidente Mogol, che ho conosciuto nel corso di attività eseguite al CET di Toscolano, in modo che mediti sulla immoralità di queste regole inique, lui che la moralità e l’integrità la predicava.
Mi batterò per diffondere la verità su queste regole scandalose che sono l’inizio della fine per codesta Società “Ex Gloriosa”, iniziando con la diffusione del contenuto di questa email e della vostra replica.
Alessandro Fois
N.B.
- Nessuna risposta è mai pervenuta dalla SIAE
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